Addio alla baia dei pirati

La Baia dei Pirati non c'è più, sono riusciti a chiuderla... Ma se credono che questo basti a fermare il file-sharing si sbagliano... Hanno fatto i conti senza i pirati.Un'altra piccola battaglia vinta dalle autorità sulla famosissima Baia dei Pirati. Per capire di cosa si tratta, perché è stata chiusa e perché è stato un abuso il chiuderla cerchiamo di spiegare bene il concetto di file-sharing.
La maggior parte degli utenti Internet usano qualche tipo di file-sharing. Quasi tutti hanno prima o poi scaricato qualcosa (legale o no). Prima di affrontare il discorso di legalità nel file-sharing cerchiamo di capire tecnicamente come funziona questa tecnologia. Fra i client più diffusi troviamo emule, bearshare e molti altri. Degno di considerazione per questo argomento è un protocollo a parte usato dagli utenti più avvezzi all'argomento telematico.
Si tratta del protocollo bit-torrent. Questo tipo di protocollo opera un file-sharing di grande potenzialità tecnica in quanto usa cercare il file da scaricare in molte fonti che lo possiedano in forma completa oppure no. Praticamente lo scarica a pezzi da qualsiasi posto lo trovi. Una volta completato il download poi i pezzi vengono ricomposti in modo appropriato per avere il prodotto finito. Una cosa interessante è il fatto che lo stesso client che ha fatto richiesta del pezzo, man mano che lo scarica diventa a sua volta non solo un fruitore ma anche un dispositore. L'unico handycapp di questo sistema è un vizio di forma in chi utilizza questo standard togliendo il file dalla cartella una volta completato il download. Questo fa nascere una carenza di seed ovvero le parti finali del file che ovviamente non essendo più nella cartella di download non è più a disposizione del sistema. Detto questo vogliamo anche specificare che il sistema bit-torrent per funzionare correttamente ha bisogno di un file pilota detto appunto torrent-file si tratta di file di piccolissime dimensioni, pochissimi byte che contengono le coordinate giuste per permettere al client bit-torrent di andare a cercare il prodotto finale. Chiunque utilizzi questo sistema di file-sharing deve prendere una certa dimestichezza con questi torrent-file e, perché no, anche nel saperli creare qual'ora dovesse servire. La procedura è in realtà molto semplice, se io ad esempio necessito del film "Roma città aperta" non dovrò fare altro che cercare in rete il torrent-file di questo film che come abbiamo detto misurerà pochissimi byte. Una volta idividuato e scaricato lo faccio gestire dal mio client bit-torrent (ad esempio azureus che è uno dei più diffusi) il quale saprà come trattarlo per cercare in giro il suddetto film in maniera non gerarchica ma orizzontale.
Nel prossimo articolo vedremo qualcosa in più su quello che è successo alla Baia dei Pirati.

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