CERTIFICHIAMOCI!

Da molto tempo si sente parlare di tecnici specializzati, di tecnici certificati, tecnici qualificati ecc... Che valore hanno tutti questi titoli? Dipende da quello che una persona vuole raggiungere come risultato nel proprio lavoro.

Il valore di un diploma o di una laurea non può essere certo sostituito da qualunque attestato di frequenza o di certificazione. Bisogna comunque fare attenzione a quello che una laurea o un diploma abilita a fare e la reale capacità di un tecnico di intervenire in determinati campi. Quello che le certificazioni fanno, è abilitare un tecnico a una determinata funzione specialmente orientata a un tipo di lavoro. Forse molti hanno sentito parlare di “patente europea del computer” o ECDL. Lasciatemi innanzitutto dire che personalmente ritengo la patente europea una vera bufala. Perché? Beh per il semplice fatto che abilita il frequentatore a utilizzare il pacchetto Office di Microsoft. Come si può finalizzare l'utilizzo del computer alla sola abilità nell'utilizzo di Word o di Excel o PowerPoint? A questo punto mi chiedo come mai non viene prevista anche una sessione per pacchetti Office alternativi ad esempio l'ottimissimo OpenOffice.org che è lo strumento con cui sto stilando questo articolo. Approfitto per ricordare che OpenOffice è uno strumento messo a punto da Sun Microsystem che è la stessa proprietaria di JAVA, credo che non ci sia bisogno di specificare oltre. Ricordo inoltre che OpenOffice può aprire, modificare, scrivere e salvare senza problemi i file di proprietà MS-Office; MS-Office NON È in grado di aprire i file prodotti con OpenOffice. Torniamo, però, al concetto di certificazione: Se la “patente europea del computer” viene definita tale, tendo a ritenere fallito il progetto. Se parliamo di patente del computer chi la consegue dovrebbe ritenersi più o meno esperto del computer in generale. Come mai i suoi “patentati” vengono resi esperti solo di un pacchetto applicativo e per di più di proprietà Microsoft? Sarebbe corretto dare la patente auto a chi impara solo ed esclusivamente a mettere in moto la macchina? Ovviamente no! Pensate poi se venisse data a qualcuno che viene istruito SOLO per mettere in moto le automobili FIAT. Capite da soli che questa definizione è limitativa! Ora torniamo invece ad altri tipi di certificazioni più importanti. Ci sono certificazioni che abilitano il certificando a operare su sistemi che rendono servizi di livello notevole: i server. Molto recentemente mi sono imbattuto in un articolo su una rivista molto accreditata che parlava della certificazione UCP “Ubuntu Certified Professional”. L'ho trovato non solo utile ma addirittura illuminante. Per correttezza deontologica come sempre riporto il nome e il numero della rivista che ne parlava per proteggere la paternità delle informazioni e per dare il giusto credito a chi lavora in questo settore: LINUX pro n° 87 Gennaio 2010 – l'articolo è di Maurizio Lupo. Mi sento di promuovere implicitamente anche la stessa rivista che ritengo una buonissima rivista che personalmente acquisto ogni mese. Approfitto per ricordare anche a chiunque sia iscritto a questo mio sito che chi desidera scrivere qualche articolo in stretta relazione con l'informatica può contattarmi attraverso la messaggistica interna o attraverso la mia email rintracciabile in questo stesso sito e sarò FELICISSIMO di pubblicare il suo articolo. Come sanno tutti coloro che leggono i miei articoli in questo sito, sono un fortissimo sostenitore di LINUX e del software libero e fra le varie distro consiglio sempre UBUNTU. Devo ammettere che io ho sempre prediletto DEBIAN per allestire un server ma ultimamente ho deciso di avvicinarmi di più a UBUNTU anche in versione server. È giusto riconoscere il lavoro che Canonical dedica a questa distribuzione anche nella stabilità delle versioni server, va anche detto che per i server è sempre meglio utilizzare una LTS (Long Term Support) che viene seguita per 3 anni nella versione client e 5 anni nella versione server. L'ultima LTS prodotta da Canonical è UBUNTU 8.04 (Hardy Heron) e ogni 2 anni viene sostituita dalla successiva, la prossima UBUNTU 10.4 (Lucid Lynx) sarà quindi la prossima LTS perciò dovremo aspettare fino al prossimo aprile o optare per la Hardy Heron. Certificarsi come amministratore di server Linux è un ottimo biglietto da visita per poter operare in quei settori dov'è richiesta una maggiore professionalità e quindi anche una più equa retribuzione. Chi si trova a lavorare come tecnico informatico, come il sottoscritto, si sarà sicuramente imbattuto in pseudo-tecnici che dopo aver formattato una decina di volte il proprio computer ritengono di potersi proporre impunemente come tecnici informatici che andando in giro a “riparare” computer alla gente non fanno altro che creare altri danni e far credere alle persone che la “riparazione computer” sia questa. Sciaguratamente il mercato si è saturato così tanto di questi pseudo-tecnici che anche chi è un “vero” tecnico ha veramente vita dura. Oltre ad abbattere il prezzo di mercato degli interventi informatici danno un'immagine ASSOLUTAMENTE ERRATA del tecnico. Cos'è meglio, pagare per 10 volte uno pseudo-tecnico 10 euro perché non risolve il problema, o pagare 30 euro una sola volta un vero tecnico che quando arriva risolve il problema alla radice? Fortunatamente ci sono delle nicchie di mercato dove la professionalità ha ancora un suo valore. Aziende che devono allestire e informatizzare il loro spazio, società che hanno bisogno di configurazioni server per pilotare la loro rete o per veicolare più velocemente informazioni attraverso Internet, ecc... Proprio in questo caso si rende necessario affidarsi a personale altamente qualificato. Purtroppo in Italia non esiste ancora un legge che tuteli chi lavora coscienziosamente in questo settore. Mentre troviamo richiesta di personale a volte anche iscritto a un albo specifico per molti tipi di lavoro (addirittura per mettere a punto la propria caldaia del gas o il proprio piano cottura) non esiste un albo per chi lavora nel campo informatico, il primo che si alza al mattino e decide di cambiare mestiere stanco di fare il calzolaio, o il muratore, o il meccanico, si sente automaticamente autorizzato a intraprendere il mestiere del tecnico informatico. È proprio qui che la “certificazione” diventa un valido strumento di differenza. Le aziende che necessitano di una vera consulenza informatica apprezzano sicuramente in maggior misura un tecnico che consegue una certificazione. Perché dunque non ottenere una certificazione che abiliti alla configurazione di un server basato su Linux? Ci tengo a precisare che allestire un server Linux NON SIGNIFICA costringere l'azienda che ne ha bisogno a far migrare tutti i suoi dipendenti verso l'ambiente Linux. Il bello della gestione del server da parte di Linux è che consente di mantenere il sistema operativo preferito sui singoli client (non che sarebbe così male l'idea di far migrare gli operatori a un sistema gratuito ben funzionante e inattaccabile dai virus al momento in circolazione). Linux è un sistema di cui si dice “just works” o “semplicemente funziona”. Ben lontano dai vari bug Microsoft che bloccano i pc senza sapere minimamente da cosa possa dipendere. E dunque alla luce dei fatti, CERTIFICHIAMOCI!

http://www.ubuntu.com/training/exams (Per avere informazioni sull'esame di certificazione).
Per testare alcune domande simili a quelle d'esame per determinare quale certificazione fa per voi cliccate QUI (Solo per utenti registrati a questo sito).

Gabriele De Luca
A.K.A.: DoctorWho

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