I vizi dell'EULA

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End User License Agreement. Tutti hanno accettato almeno una volta questa famosa licenza. Ma quanti l'hanno letta per esteso?

Quando installiamo un nuovo prodotto nel nostro PC, se si tratta di prodotti MS in particolare, ci troviamo subito di fronte a una licenza da accettare. Se quel software lo vogliamo non possiamo esimerci dall'accettare la suddetta licenza EULA. Oggi esaminiamo almeno un paio di aspetti interessanti di questa licenza. La prima peculiarità riguarda una cosiddetta garanzia del prodotto. Va detto innanzitutto che la garanzia di qualunque natura essa sia, copre difetti di fabbricazione e non difetti di ignoranza o di incapacità. Questo significa che se per errore infiliamo qualche virus nel nostro pc il giorno dopo che l'abbiamo acquistato, non potremo mai reclamare rimborsi, riparazioni o interventi in garanzia. Detto questo possiamo esaminare un aspetto della EULA che riguarda proprio una sorta di "garanzia" che la EULA offre. Nelle varie clausole si legge che in caso di supporto danneggiato o mal funzionante si potrà procedere alla sostituzione dello stesso in totale garanzia. Tradotto in lingua umana significa che se il cd o dvd (supporto) di installazione fosse danneggiato, lo stesso ci verrà sostituito. Non ci sono però menzioni alcune ai danni che lo stesso prodotto potrebbe arrecare ai nostri dati preesistenti o al nostro sistema bene o male funzionante. Questo vuol dire che, nel caso in cui il software da loro fornito ci "incastra" il computer, non potremo reclamare danni a nessuno. Bello, no?
Un altro aspetto interessante riguarda la consumata pratica della Microsoft di inserire licenze dei propri prodotti all'interno dei computer, licenze che ci troviamo a pagare insieme al costo del pc. Se noi acquistiamo un qualsiasi pc marcato, sia notebook che fisso, all'interno ci troveremo bello e installato il nostro prodotto Microsoft senza che noi lo abbiamo richiesto. La cosa assurda è che se io volessi un pc senza sistema operativo, in modo tale da poter installare quello che più mi aggrada, la cosa mi diventa molto complicata. Complicata ma non impossibile. Vi invito a considerare questa clausola della licenza EULA riportata testualmente qui di seguito:

"QUALORA L'UTENTE NON ACCETTI I TERMINI E LE CONDIZIONI DEL PRESENTE CONTRATTO, ALLORA NON POTRÀ INSTALLARE COPIARE O UTILIZZARE IL PRODOTTO E DOVRÀ RESTITUIRLO PRONTAMENTE AL RIVENDITORE.
IN TALE IPOTESI, QUALORA AL MOMENTO DELL'ACQUISTO IL RIVENDITORE ABBIA EMESSO FATTURA, L'UTENTE POTRÀ RICHIEDERE IL RIMBORSO DEL PREZZO.
DIVERSAMENTE L'UTENTE POTRÀ OTTENERE LA SOSTITUZIONE DEL PRODOTTO SOFTWARE CON ALTRO PRODOTTO DI PARI PREZZO O UN BUONO PER IL FUTURO ACQUISTO DI UN ALTRO PRODOTTO DI PARI PREZZO." (Il corsivo è mio)

Questo è interessante, non è vero? Significa che non siamo obbligati a comprare il Windows. Significa che possiamo risparmiare i soldini della licenza Windows e magari installarci un Linux, magari una UBUNTU 8.04 che è veramente fantastica. Veniamo ora ad un aspetto scottante della faccenda. Tempo fa, accompagnai un'amica ad acquistare un nuovo computer portatile. Il centro commerciale dove ci recammo raccomandò, per il valore della garanzia, che il prodotto fosse ripresentato integro e con il suo prodotto Windows Vista installato e non alterato. Qui mi feci veramente sentire. Ero allibito e furibondo per questa affermazione. Se è vero, com'è vero, che la garaqnzia deve coprire difetti di fabbricazione, cosa c'entra il sistema operativo che viene installato? Inoltre, alla luce di quanto esposto in quella clausola che abbiamo appena visto, che succederebbe se io in fase di prima accensione della macchina, rifiutassi di accettare la EULA? Potrei richiedere rimborso secondo quanto esposto. In che modo quindi questo potrebbe farmi invalidare la garanzia? Dov'è il vizio di forma?
Impariamo a puntare i piedi. Alle termopili 300 uomini hanno fermato l'esercito persiano. Siamo forse in pochi, ma questo non dovrebbe essere un handicap. Anche in poche centinaia potremmo fermare l'orda barbarica delle grandi egemonie informatiche. Basta mostrare i denti!


Gabriele De Luca

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